fbpx
Vai al contenuto

Regime forfettario: al via la flat tax

La legge di bilancio 2019 ha allargato il regime premiale della flat tax per le partite iva. Tale regime permette, ai beneficiari, di godere di una serie di semplificazioni. La legge di bilancio ha anche previsto, con decorrenza 2020, un regime analitico di applicazione della flat tax.

Il regime forfettario, così come lo conosciamo, è stato esteso per tutti i titolari di partita iva, imprenditori e professionisti, che nell’anno precedente non abbiano superato un volume di affari di 65’000 € (per le start up risulta pari al 5% per 5 anni).

Cause di esclusione dai forfettari

Per combattere l’abuso al ricorso alle partite iva, non potranno applicare il regime forfettario tutti i soggetti che fattureranno, prevalentemente, verso altri soggetti, con i quali hanno intrattenuto rapporti di lavoro subordinato nei due anni precedenti. Questo requisito sostituisce il precedente limite di 30’000€ previsto per coloro che hanno percepito redditi da lavoro dipendente o assimilati.

Altra novità, rispetto al passato, è rappresentata dalla preclusione per i soggetti titolari una partecipazione di controllo in una srl.

Il regime forfettario presenta, per chi vi aderisce, una serie di vantaggi sia a livello contabile che a livello fiscale. I contribuenti forfettari, ai fini iva, non sono soggetti passivi. Tra i requisiti per accedere al regime, spicca l’abolizione dei limiti di 5’000€ per le spese dipendenti e 20’000€ per le spese in beni strumentali. I forfettari sono esclusi dall’applicazione degli studi di settore, dalla tenuta contabile, dall’obbligo di fatturazione elettronica 2019, dall’esterometro, e infine un regime agevolato contributivo INPS.

Il regime agevolato contributivo consiste in una riduzione del 35% dei contributi INPS, per i contribuenti iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti; non possono usufruire di questa agevolazione coloro che sono iscritti presso una Cassa previdenziale dedicata ad una determinata professione o alla Gestione Separata.

Il secondo invece, quello analitico, è riservato ai contribuenti che nell’anno precedente hanno avuto un volume di affari compreso tra i 65’000€ e i 100’000€. In questo caso è prevista un’imposta sostitutiva proporzionale del 20%, a partire dal 2020.

Oltre i 100’000€ si ricade nel regime ordinario delle partite iva.

Per determinare il reddito imponibile sul quale calcolare imposte e contributi, la Flat Tax prevede l’applicazione del coefficiente di redditività agli incassi ottenuti e non è possibile dedurre o detrarre alcuna tipologia di spesa. Tali coefficienti sono suddivisi per le varie categorie professionali in base al codice ATECO.

Una vota applicata la percentuale, alla cifra così trovata andranno sottratti i contributi obbligatori ai fini previdenziali. A questo punto si avrà una base imponibile alla quale applicare la Flat Tax.

Scritto da Alice Severini Perla